Chi è il violento?

Voi soli nella zona rossa, noi liberi per la città.

La risposta degli studenti ieri è stata questa, alla facciaccia di chi continua a condannarli.  Eppure deve essere difficile resistere alle accuse fatte in questi giorni da gente come La Russa o alle super-demagogie da premier in pre-collasso: “i veri studenti sono a casa a studiare”, della serie zitti e Mosca (nel senso del soviet). Deve essere difficile per uno che suda la laurea dialogare chi non ti sta a sentire, siede in parlamento, e invece la laurea se  l’è comprata. è difficile anche sperare di essere ascoltati da gente che non capisce, strumentalizza e sbeffeggia. Il 14 dicembre molti hanno parlato di black block per poter puntare un dito contro qualcuno. Peccato che i black block siano gruppi eversivi di ideologia anticapitalista e anticorporativa, principalmente si trovano in Germania (dove sono nati) e negli Stati Uniti. In Italia li abbiamo visti in azione solo durante il G8. Appunto. Altri ideali e soprattutto altre situazioni. I giornalisti in questo paese dovrebbero leggere la voce wikipedia prima di scrivere.

Chissà cos’avranno fatto questa volta gli agenti in borghese infiltrati tra gli studenti? Forse si saranno goduti la passeggiata. I black block a quanto pare sono spariti e adesso non si parla più di loro. Ritorna quindi la litania “sono 4 zecche dei centri sociali”, e puntuali come la morte ci pensano i cervelli in fuga di radio padania.

Pensare che gente così sta in maggioranza al governo mi fa rabbrividire. No, la mia non è demagogia perchè  i loro rappresentanti politici parlano e si comportano proprio come loro (d’altronde è la radio di partito). A causa di questo video si è anche aperto un simpatico siparietto tra l’utente che l’ha diffuso e youtube, potete leggerne a riguardo qui.

Al di la di ogni considerazione politica, il giorno dopo questa manifestazione degli studenti direi che sono riusciti a non inciampare nelle mille provocazioni  e hanno dato una lezione di civiltà a chi sta nel palazzo.

Totò Peppino e…

Questa probabilmente l’avete già vista, su facebook ha iniziato a girare 2 secondi circa dopo la fiducia del governo, la scorsa settimana. Io sto tirando un pò di somme e sinceramente trovo Totò tremendamente attuale, sia nel video sopra che in questo sotto. Fate anche voi le vostre considerazioni seguendo l’articolo che riportiamo (tutti soldi pubblici sia ben chiaro)…

Dal sito de “il fatto quitidiano”:

Dal Pd al Pdl, gli omaggi ci costano migliaia di euro. E’ di 1400 euro il valore di ogni anello per le deputate, 800 il prezzo del modello più costoso di iPad
Lettere smarrite dal Partito democratico: “Caro Babbo Natale, cara Anna Finocchiaro, dov’è finito il mio iPad 64 Gb da 800 euro?”. Un bel regalo natalizio – con i soldi pubblici – che concilia moda e tecnologia. Il dono pensato (e annunciato) dal capogruppo Finocchiaro piaceva a ciascuno dei 111 senatori, calmava le decine di correnti interne: ex comunisti, ex popolari, cattolici, agnostici e atei. Per evitare doppioni sotto l’albero e spese inutili di tasca propria, la Finocchiaro comunicava ai colleghi il lieto evento già il 26 ottobre scorso: “La Presidenza sta trattando con la Apple la fornitura dell’iPad 64 Gb per i membri del gruppo. Non siamo ancora in grado di indicarvi la data della consegna”. Però. “Abbiamo ritenuto utile avvisarvi di tale scelta in considerazione dell’approssimarsi delle festività natalizie”. È così che un partito è compatto, granitico, unico. Immune (mica tanto) a tentazioni e offerte di compravendite, salti di quaglie, rane pescatrici e mercati di vacche. Come spesso accade al Pd, all’improvviso tra le mani resta un pacco, vuoto.

La senatrice Mariapia Garavaglia conosce l’indecisione cronica del Pd: “Le polemiche avranno frenato la Finocchiaro…”. Natale è vicino, cercansi iPad: “A me non serve, l’ho comprato tempo fa”. Quale omaggio per i 206 deputati democratici? “Al Senato sono più fortunati, sempre – scherza Franco Laratta – Per noi consigli di lettura: Indietro tutta, l’ultimo libro di Laura Boldrini”. La cultura nel Pd natalizio va forte. Il senatore Mario Gasbarri, sempre in forma epistolare (sarà un vezzo), distribuisce buoni acquisto per la Feltrinelli: “Da ritirare presso l’amministrazione”. Il Pdl è davvero il partito del fare: promette, mantiene Leggi il resto dell’articolo